Il tonno indonesiano alla conquista del Sushi

Il suo più grande mercato sono gli Stati Uniti, che nel 2018 hanno consumato quasi la metà del pescato. Dal 2014, le esportazioni di tonno verso gli Usa sono aumentate del 130%. Circa 3,3 milioni di persone sono impiegate nel settore ittico. Trasparenza e un’industria di trasformazione moderna rendono il Paese un punto di riferimento.

L’Indonesia è il più grande produttore mondiale di tonno, con un pescato annuale del valore stimato di 5 miliardi di dollari Usa. Circa uno su sei esemplari catturati nei mari del mondo negli ultimi tre anni arriva dall’Indonesia. Le autorità ittiche di Jakarta riportano che lo scorso anno il Paese ha rappresentato il 16% della produzione mondiale.

Il suo più grande mercato sono gli Stati Uniti, che nel 2018 hanno consumato quasi la metà del pescato indonesiano, soprattutto sotto forma di pesci interi o filetti congelati. Dal 2014, le esportazioni di tonno dall’Indonesia verso gli Usa sono aumentate del 130%. Il Giappone, che ha introdotto il sushi nel mondo, ha importato lo scorso anno quasi un quarto del tonno indonesiano. Il resto è finito principalmente in Australia, Hong Kong, Singapore e Corea del Sud.

Da alcuni anni Jakarta lavora per rassicurare i propri clienti, rendendo più trasparente il funzionamento delle sue catene di approvvigionamento. Con circa 3,3 milioni di persone impiegate nel settore, il governo ha dovuto combattere la percezione di pratiche lavorative povere, tratta di esseri umani e una dilagante pesca illegale nel Pacifico occidentale.

Sotto il mandato di Susi Pudjiastuti, ministra degli Affari marittimi e della Pesca, l’Indonesia è stata la prima nazione a rendere pubblici in tempo reale i dati sulla posizione di tutte le navi nelle sue acque. L’introduzione di questo sistema ha reso la nazione un leader globale in termini di trasparenza. L’amministrazione del presidente Joko “Jokowi” Widodo ha intercettato centinaia di pescherecci stranieri che pescavano illegalmente in acque indonesiane. Le imbarcazioni sono state affondate, spesso per mezzo di esplosioni teatrali.

Il paese ha inoltre sviluppato un’industria di trasformazione moderna ed efficiente, per far fronte al volume di pesce catturato. I pescherecci indonesiani hanno a lungo utilizzato reti di grandi dimensioni in grado di sollevare interi banchi di tonno dall’oceano. Con questo metodo, l’Indonesia cattura il maggior numero di pesci dei principali produttori di tonno in Giappone e Taiwan.

La pesca con il cianciolo – un grande muro di reti da circuizione – rischia di portare alla cattura di quantitativi eccessivi di pesce, lasciando in acqua esemplari insufficienti per ripopolare una data area. Negli ultimi anni, l’Indonesia è emersa come potenza seconda solo al Giappone nella pesca a palo e a mano, dove i pesci vengono catturati uno ad uno, eliminando il rischio di tirare a bordo pesci in modo fortuito.

via: http://asianews.it/notizie-it/Il-tonno-indonesiano-alla-conquista-del-sushi:-Jakarta-%C3%A8-la-prima-produttrice-46581.html

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