Un grande classico: sei a dieta e qualcuno ti invita a cena fuori. Stai per dirgli di no, che non è decisamente il momento, quando ti viene controproposto un sushi. “Tanto è leggero”, “Non fa ingrassare”. Sushi, nigiri, sashimi… Quanto c’è di vero nelle dicerie che riso e pesce crudo non facciano ingrassare? In questa guida proveremo a spiegarvi tutto quello che dovete sapere sul ristorante giapponese che amate frequentare e su quanto il suo menù potrebbe farvi ingrassare.
A chi non piace il sushi almeno una volta alla settimana? Leggero, fresco, gustoso e sempre chic. Questo alimento giapponese è diventato ormai un must anche per tutti gli abitanti della Penisola, che ormai attendono con impazienza di poter mangiare con le bacchette. La domanda è: il sushi fa ingrassare?
Il sushi fa ingrassare?
Contrariamente a quanto si possa pensare, il sushi è un alimento sano che, in linea generale, non fa ingrassare. Attenzione però alle quantità e soprattutto alle tipologie. I nutrizionisti concordano infatti che, fatta eccezione per le composizioni (e i rolls) ideati con uova, maionese e tempura, il sushi sia una ricetta sostanzialmente sana basata su riso, pesce e alghe.
Si tratta dunque di un piatto bilanciato che contiene proteine, carboidrati del riso (e aceto di riso), proteine del pesce, ricco di omega 3, fibre e sali minerali delle alghe. In poche parole, una quantità moderata di sushi fa bene e, se mangiato in quantità normali, non apporta un quantitativo esagerato di calorie alla propria dieta. In poche parole: 6 pezzi non faranno la differenza nel vostro apporto di calorie quotidiano!
Non esagerare!
Una buona idea per una cena al giapponese sana ed equilibrata è quella di alternare i piatti, cambiare spesso ed evitare di ordinare solo una tipologia di pesce. Prediligete il sashimi e anticipate la vostra cenetta con una zuppa di miso o un’insalata fresca, che vi aiuteranno a sentirvi più sazie e al tempo stesso ridurre l’apporto calorico. Chi deve stare attento alle calorie deve evitare i maki con maionese, formaggio in crema, tempura o elementi che non sono strettamente legati alla ricetta originale – come invece lo sono alghe e pesce crudo.
Salsa di soia: attenzione alle quantità
Uno dei veri “pericoli” della serata sushi è la salsa di soia la quale, per natura, tende a essere molto salata. Pensiamo che in media essa contiene 15 grammi di sale per 100 grammi di prodotto e, oltre ad essere utilizzata a piacere per insaporire i nostri piatti, viene spesso utilizzata come ingrediente per altre preparazioni giapponesi. Come è noto, il sale favorisce la ritenzione idrica e può peggiorare i nostri problemi di peso o, peggio ancora, favorire la comparsa della cellulite.
Il responso definitivo dunque è no: il sushi, mangiato una volta alla settimana, non fa ingrassare e può tranquillamente entrare nella nostra dieta. Attenzione però alla salsa di soia e ai rolls troppo ricchi.
Via Di Lei