Tutto nasce dal riso fermentato
Si suppone che il sushi affondi le sue origini a Nara dove si conservava il pesce nel riso fermentato.
Tutto ebbe inizio nel periodo Murochami (1336-1573) quando al pesce si aggiunse il riso, il cibo più consumato in assoluto.
Ovviamente la sua vera origine risiede in Cina, un po’ come tutto ciò che riguarda il Giappone.
Nel VIII secolo il pesce veniva salato e arrotolato nel riso fermentato, il nome di questa pietanza è narezushi. Se i cinesi scartavano il riso per mangiare il pesce, i giapponesi invece amavano consumarlo, questo piatto è detto namanare.
Il narame si diffuse durante il periodo Azuchi-Momoyama (1573–1603) letteralmente significa “sushi fatto a metà”; il riso ed il pesce venivano fatti fermentare per un tempo più breve del narezushi ed eventualmente il riso veniva marinato con aceto di riso. Continuava però ad avere l’odore distintivo del narezushi.
Durante il periodo Edo fu introdotto un terzo tipo di sushi: l’haya-zushi ovvero era assemblato in modo che pesce e riso potessero essere consumati nello stesso momento.
Quindi il riso veniva ora mischiato ad aceto, cibo essiccato e verdure oltre che al pesce. Questo tipo di sushi è ancora oggi molto popolare.
Sushi origine: street food giapponese
Quando Tokyo era nota con il nome di Edo le bancarelle di cibo strada servivano sempre sushi in versione nigirizushi ovvero un cumulo allungato di riso coperto da una fetta di pesce. Questo street food divenne rapidamente popolare.
Il popolo apprezzava questo sushi che si poteva mangiare rapidamente con le bacchette o con le mani.
Il vero boom si ebbe con le celebrazioni dell’hanami (fioritura del ciliegio), i giapponesi scoprirono che il sushi era perfetto per i pic nic sotto i ciliegi in fiore.