Le mele Mojie sono una vera e propria forma d’arte, praticata da ormai pochi frutticoltori in Giappone, capace di trasformare la frutta in capolavoro.
Le mele Mojie sono frutto di un’antica tecnica di coltivazione nata in Giappone che ormai si sta estinguendo. Grazie ad un particolare procedimento e sfruttando la luce del sole è possibile far apparire sulla buccia delle mele disegni, figure e ideogrammi.
Come si preparano?
Il procedimento per la coltivazione delle mele mojie richiede abilità e molta pazienza. Tutta inizia con l’impollinazione artificiale di ogni singolo fiore sui meli, grazie ad una bacchetta dotata di un soffice batuffolo all’estremità. Avvenuta l’impollinazione, quando si inizia a vedere il piccolo frutto che diviene distinguibile, si inserisce quest’ultimo in un sacchetto cerato per proteggerlo da attacchi esterni e dalla luce solare. La futura mela mojie, sviluppandosi in queste condizioni, non si colorerà mantenendo una buccia completamente bianca.
A questo punto, a maturazione quasi completata, si va a posizionare uno adesivo trasparente con una sagoma disegnata con un materiale schermante. La mela così assumerà infine il suo colore naturale su tutta la buccia tranne che nella zona coperta dall’adesivo. Lasciando in evidenza un disegno, un ideogramma o un’immagine. Il processo può avvenire anche specularmente mantenendo coperta la quasi interezza della buccia tranne una parte che formerà una figura, come una sorta di tatuaggio solare. Questa affascinante tecnica, purtroppo, ha subito nel tempo una perdita di seguaci. Oggi, gli ultimi frutticoltori ancora in attività si trovano nella prefettura di Aomori e sono ormai una minoranza in via di estinzione. Un vero peccato, considerando che le generazioni future non potranno più godere dei frutti di questa affascinante arte.
Fonte: https://www.innaturale.com/mele-mojie-la-frutta-diventa-arte-in-giappone/