Sushi: quattro semplici consigli per riconoscere il pesce fresco

4 semplici consigli che servono a riconoscere il sushi fresco:

1. L’odore

L’odore è tra i primi elementi da prendere in considerazione. Quando il pesce puzza significa infatti che non è buono. Il pesce fresco non dovrebbe avere alcun odore e nemmeno il ristorante. L’odore del pesce è quindi un indice negativo. Il celebre chef di sushi Hidekazu Tojo spiega che “un buon ristorante di sushi dovrebbe avere l’odore di cetriolo o anguria”.

2. L’aspetto

Fai attenzione e controlla la carne del pesce: dovrebbe essere lucida, priva di qualsiasi melma lattiginosa e collosa e inodore. Il consiglio è quello di iniziare ordinando il sashimi, che non avendo condimenti, risulta più semplice da “analizzare”. Anche il biancore del riso e la freschezza delle alghe possono essere buoni indicatori di freschezza. Il sushi al tatto deve essere compatto, non appiccicoso e freddo.

3. La postazione

Quando è possibile cercate di fare attenzione alla postazione di lavoro del cuoco e al bancone. Nei ristornati di sushi in genere la postazione è in vista, quindi è possibile buttare un occhio alla postazione di lavoro dello chef per verificare che sia pulita. Per quanto riguarda invece la vetrina refrigerata dove viene esposto il pesce crudo deve essere rigorosamente pulita e fredda, per verificarlo è sufficiente sentire con la mano la temperatura del vetro.

4. Il gusto

Un buon indicatore è la consistenza della carne del pesce: deve essere rigida. Quando il sushi si scioglie in bocca significa che è vecchio. Gli errori più gravi da evitare quando mangiamo sushi e cibo giapponese
Dall’uso delle bacchette alla salsa di soia, ecco una guida per la prossima volta che andrete all’all you can eat o in ristoranti più ricercati. Qui abbiamo raccolto gli errori più comuni. Una guida utile per non fare più brutte figure, o farle con consapevolezza.

I 10 Comandamenti

Il famoso chef giapponese Susumu Yajima ha proposto i 10 comandamenti da rispettare per chiunque voglia mangiare il sushi. È un decalogo forse eccessivo, ma sicuramente interessante:

Un pranzo a base di sushi dura dai 10 ai 15 minuti.
Il sushi si mangia a pranzo, non a cena.
Il sushi non si gusta solo con la bocca, ma anche con l’olfatto.
Cerca un locale piccolo e dai soffitti bassi.
Usa le mani e non solo le bacchette quando mangi il sushi.
Mangia il sushi subito, appena servito: il riso così è ancora caldo.
Lo chef aggiunge la salsa di soia e il wasabi. Non serve che tu ne metti altro.
Accompagna il sushi con un goccio di sake (bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del riso).
Assapora il sushi, non distrarti in chiacchiere.

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